L'Intervista

Beatrice Lanza ha conquistato premi e titoli a livello mondiale, nella disciplina del Triathlon. Beatrice è di Biella e partecipa ogni anno alla Stracada. Abbiamo avuto l’onore e il piacere di intervistarla in occasione della 37esima edizione. Qui di seguito il risultato!

Il sorriso di Beatrice è contagioso così come il suo entusiasmo che traspare mentre parliamo. Cerchiamo di arrivare subito al dunque per non farle perdere tempo prezioso e iniziamo con le domande pratiche!

Mangiare prima della gara, sì o no, quando e cosa?

L’alimentazione è soggettiva. Il mio consiglio è quello di non stravolgere le proprie abitudini prima della gara. In ogni caso visto, che la Stracada è all’ora di cena e, quindi, lontana dall’ultimo pasto principale, una merenda sostanziosa ci sta. Senza esagerare e sempre in sintonia con le proprie abitudini. Ad esempio, pane e marmellata o quello che ognuno è abituato a mangiare abitualmente come merenda, possono andare bene. Ognuno ha regole diverse così come anche gli atleti professionisti hanno le loro abitudini che vanno rispettate.

Quali sono i punti più difficili nel percorso della Stracada?

Tra i punti più faticosi ci sono sicuramente via Rosselli e la salita dell’Ospedale. In più aggiungerei anche la parte finale, in via Valle d’Aosta. Sembra di essere arrivati ma in realtà manca un bel po’.

Un consiglio su come affrontare il tragitto?

E’ normale iniziare a correre, carichi di entusiasmo alla partenza. E‘ importante però cercare di mantenere il proprio ritmo, provando a partire piuttosto con calma e a dare di più verso la fine.

Un consiglio a chi si sta avvicinando ora al mondo della corsa?

Sicuramente quello di non fermarsi. Se siete stanchi meglio piuttosto camminare ma non fermarsi!
Un altro consiglio è quello di non farsi prendere troppo dall’entusiasmo in discesa; sembra di no ma anche in questo caso si fatica e ci si stanca.

Cosa ti piacerebbe vedere nella Stracada di quest'anno?

Sarebbe bello che le persone facessero la Stracada con lo spirito del divertimento, sarebbe bello che questo fosse la cosa fondamentale, stare in compagnia. Il bello della Stracada è proprio quello di sembrare una festa, con la musica e la banda, dove le persone stanno insieme e si divertono.
Mi piacerebbe anche che si creassero dei gruppi come in alcune gare degli ultimi anni, dove le persone si mascherano ad esempio da indiani o guerrieri e corrono così, con divertimento e spirito d’avventura.
Sarebbe bello anche riuscire a creare un po’ di attesa intorno a quest’evento. Non sono solo le persone che corrono a partecipare alla Stracada ma anche il pubblico. Partecipare significa anche scendere per strada, fare il tifo e incoraggiare chi corre.

 

Con Beatrice poi la chiaccherata continua, tra racconti di gare passate e desideri di progetti da realizzare nel prossimo futuro.
Quello che abbiamo colto dalle sue parole è che ognuno deve correre rispettando se stesso e le proprie abitudini. Ma ancora di più, deve correre in questa gara con lo spirito giusto, lo spirito del divertimento, del fare beneficienza e dello stare in piacevole compagnia! Grazie Beatrice!

 

#LaStracada2017

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